Ottieri - Il pensiero perverso
ven 28 apr
|Roma
Per il ciclo "Retrospettive" presentazione del libro "Il pensiero perverso" di Ottiero Ottieri (Interno Poesia, 2022) alla Libreria Panisperna di Roma.
Orario & Sede
28 apr 2023, 18:30
Roma, Via Panisperna, 220, 00184 Roma RM, Italia
L'evento
Cerca di scrivere del pensiero ossessivo nel pochissimo tempo / lasciatogli libero dal pensiero ossessivo. / Cerca di scrivere del pensiero ossessivo nel pochissimo tempo. / Non lavora, non esce, non mangia, / all’infinito perfeziona la tessitura d’aria / con un’aderenza perfetta / schiacciata incollata alla cerebrale / spoletta. Schifiltosità disperata / verso ogni dolce contaminazione, / non guarda, non tosse, immobile e puro / sfuggendo la pena che avvampa / dopo il barlume d’una distrazione.
La collana «Interno Novecento» riporta in libreria l’esordio in poesia, pubblicato nel 1971 da Bompiani, dell’allora già celebre narratore “industriale” Ottiero Ottieri. Una riedizione curata nei minimi dettagli, grazie ai contributi di Edoardo Albinati e Demetrio Marra, per un volume accolto dalla critica come «un libro bellissimo» (Pasolini) e un «oggetto bruciante […], alieno nel senso profondo» (Zanzotto). Un’opera prima nata da un’intuizione: per cogliere “dal vivo”, cioè osservandolo in atto, quindi esorcizzandolo, i meccanismi, i significati ritmici del pensiero ossessivo, per natura interrotto, lacunoso, “chiuso”, sono necessari i versi o le «righe corte», cioè la forma “chiusa” della poesia. La patologia viene esposta, allora, portata alla luce attraverso una scrittura paradossalmente non metaforica, quasi “filosofica”: l’autore si ricalca sul foglio, diviene personaggio in lotta con il cancro della mente, con le funzioni perverse che soffocano quelle sentimentali e sessuali. Al centro il dubbio: «Dal dubbio deve essere / occupata la mente. / Altrimenti che pensa la mente? / Che fa la mente imperplessa?».
Ottiero Ottieri (Roma, 1924 – Milano, 2002) si trasferisce a Milano nel 1948, dove lavora come giornalista. Dal 1953 è “psicotecnico” alla Olivetti. Dopo l’esordio "Memorie dell’incoscienza" (Einaudi, 1954) Ottieri pubblica "Tempi stretti" (Einaudi, 1957), primo libro “industriale”, a cui seguono Donnarumma all’assalto (Bompiani, 1959) e La linea gotica (Bompiani, 1962). Dopo aver collaborato alla sceneggiatura di "L’eclisse" (1962) di Michelangelo Antonioni scrive "L’impagliatore di sedie" (Bompiani, 1964). Negli anni Sessanta vince il Premio Viareggio con "L’irrealtà quotidiana" (Guanda, 1966), inaugurando la scrittura “psicologica”. Nel 1968 per Bompiani esce I divini mondani. Dopo il lungo ricovero in clinica due libri: "Il pensiero perverso" (Bompiani, 1971), l’esordio poetico, e "Il campo di concentrazione" (Bompiani, 1972). In versi scriverà "La corda corta" (Bompiani, 1978), "Vi amo" (Einaudi, 1988), "L’infermiera di Pisa" (Garzanti, 1991), "Il palazzo e il pazzo" (Garzanti, 1993), "Storia del PSI nel centenario dalla nascita" (Guanda, 1993), "La psicoterapeuta bellissima" (Guanda, 1994), "Diario del seduttore passivo" (Giunti, 1994), fino al prosimetro "Il poema osceno" (Longanesi, 1996). Parallelamente, coltiva la scrittura in prosa, nella quale spiccano per esempio "Contessa" (Bompiani, 1976), "Improvvisa la vita" (Bompiani, 1987) e De Morte (Guanda, 1997), fino a "Un’irata sensazione di peggioramento" (Guanda, 2002).
Coordina:
Valerio Massaroni
Presentano:
Demetrio Marra
Antonio Francesco Perozzi
VENERDÌ 28 APRILE 2023
ORE 18.30
Libreria Panisperna
Via Panisperna 220 - 00184 Roma
Ingresso libero