Bernardo Pacini - Silvia Atzori

Ho un quaderno su cui scrivo se mi accade di squamarmi. / Si può dire che è un quaderno in vera pelle. / I singoli brandelli danno forma al volumetto: più mi sgretolo / più spazio avrò per scriverne, almeno fino a quando / non si estingue la specie singolare a cui appartengo solo io / assurdo ed esclusivo come un codice fiscale. / Quintali di particole di carne, che anno dopo anno / ho ricucito a filo refe in sedicesimi. / Se cadono le placche più ingombranti per un sisma / il sangue si riversa sulla pagina formando / macchie brune tipo Rorschach che gli esperti / sono pronti a analizzare immantinente: e che gli devo dire? / Le ipotesi sul mio disfacimento sono giuste, quasi sempre.

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— da Ipotesi sul mio disfacimento di Bernardo Pacini

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L’inchiesta del poeta mette in scena l’esistenza di individui che – senza…