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Noi pensiamo

solo per segni

 —JACQUES DERRIDA

"Pensiero", prima di ogni altra cosa, è un termine, un oggetto linguistico.

 

È possibile ragionarci su, tentare definizioni, ipotizzando e sperimentando farsi un'idea di risposte possibili alle domande

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       – Che cos'è il pensiero?

           – Perche pensiamo? 

               – Come funziona il pensiero? 

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e ciò che otterremo sarà di nuovo, prima di ogni altra cosa, da discutere a lungo, forse all'infinito, 

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una collezione di oggetti linguistici.   

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Concentratevi sulla vostra personale esperienza del pensiero, in silenzio, tra voi, come in un libero esame di coscienza. 

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Adesso provate a rimuovere da ciò che sentite tutte le parole, tutti gli elementi linguistici, anche quelli che servono ad evocare le immagini, i suoni, le emozioni, gli stati d'animo. 

 

E ora rendete conto del risultato a qualcuno che vi sta accanto, o a voi stessi, proseguendo nello sforzo di evitare il linguaggio.

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Alla fine dell'esperimento vi ritroverete probabilmente con una breve e snervata successione di parole, qualcosa come «Non ce la faccio» o «È impossibile».

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Questo vuol dire che nella nostra testa ci sono solo segni, e in particolare segni linguistici? 

No. Vuol dire che senza quei segni, che non sono neanche nostri perché li apprendiamo dal mondo sociale, non sapremmo nulla di ciò che c'è nella nostra testa – e fuori.

 

Sembra ovvio, eppure è soltanto nel Novecento, con le svolte linguistiche in filosofia, gli effetti sulla logica, la psicologia e la scienza fino ai tentativi di ricreare artificialmente i processi mentali, che si è data piena attenzione all'aspetto linguistico della nostra esperienza, acquisendo consapevolezza di quanto la stessa cognizione del mondo sia confinata nei termini costitutivi e costituenti del linguaggio.

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Il linguaggio è termÄ­nus – limite, confine – dell'esperienza.

Posizioni più radicali nella seconda metà del secolo hanno posto la scrittura all'origine del linguaggio, ribaltando un'antichissima tradizione di matrice platonica che ne faceva il portato materiale del pensiero, una traduzione fisica, e come tale sempre approssimativa, delle idee. 

 

Sulla linea tracciata dal filosofo Jacques Derrida, è proprio la materialità della scrittura, il suo carattere di traccia, di documento, di corpo, ad assumere centralità rispetto all'idealità del pensiero, forse nient'altro che un lascito metafisico, ad aprire una nuova prospettiva sulla natura del linguaggio e, dunque, della nostra stessa esperienza del mondo. 

 

Se la scrittura è traccia originaria del pensiero, e il pensiero è riflessione del mondo e sul mondo, la ricerca umana sulla poesia, come immersione nelle trame nel linguaggio, rappresenta al contempo una via privilegiata per svelare all'uomo la sua natura e i suoi più intimi rapporti con tutto ciò che lo circonda, penetrare in quel dramma dell'intelligenza che è al contempo dramma dell'espressione, in una lotta inesauribile in virtù e contro quel limite fatto di parole, la più grande risorsa e la più avvincente sfida dell'umanità. 

Scrittura, Archiscrittura, Pensiero

di Maurizio Ferraris

Il CentroScritture nasce nel 2018

 

da un'idea di Valerio Massaroni e Marco Giovenale come progetto interno all'Università Popolare di Roma sotto l'insegna "Centro di Poesia e Scritture Contemporanee" con un'offerta di corsi di formazione e attività culturali volti a ripercorrere il cammino e gli sviluppi più recenti dell'esperienza linguistica del mondo per come emerge dalla produzione estetico-intellettuale più di ogni altra in relazione al linguaggio nella sua radicale complessità: la poesia. 

 

Poesia come scrittura poetica, o meglio scritture poetiche, distinte (mai così nettamente) dalle scritture narrative o saggistiche – "poesia", nell'accezione più larga possibile, tenendo conto delle sue evoluzioni e metamorfosi, come tutto ciò che non è prevalentemente narrazione o saggio o linguaggio tecnico.   

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Nelle tre edizioni del corso "Verso dove? Orientarsi nella poesia contemporanea", tenute nella sede di Palazzo Englefield a Roma, il centro ha avuto tra i suoi docenti e relatori alcune delle personalità più importanti del panorama letterario italiano.

Damiano Abeni, Antonella Anedda, Cristina Annino, Brunella Antomarini, Nanni Balestrini, Cecilia Bello Minciacchi, Emanuele Bevilacqua, Carlo Bordini, Maria Borio, Franco Buffoni, Maria Grazia Calandrone, Maria Teresa Carbone, Benedetta Cascella, Andrea Cortellessa, Claudia Crocco, Giuseppe D'Acunto, Stefano Dal Bianco, Elisa Davoglio, Elisa Donzelli, Biancamaria Frabotta, Giovanna Frene, Giuseppe Garrera, Maria Cristina Giorcelli, Paolo Giovannetti, Marco Giovenale, Andrea Inglese, Federico Italiano, Fabrizio Lombardo, Luigi Magno, Massimiliano Manganelli, Giulio Marzaioli, Vittoriano Masciullo, Valerio Massaroni, Guido Mazzoni, Camilla Miglio, Rossella Or, Vincenzo Ostuni, Tommaso Ottonieri, Giorgio Patrizi, Andrea Pitozzi, Gilda Policastro, Carmelo Princiotta, Laura Pugno, Lidia Riviello, Sergio Rotino, Franca Rovigatti, Luigi Severi, Gianluigi Simonetti, Valentina Tanni, Stefano Tedeschi, Sara Ventroni, Michele Zaffarano; i curatori della raccolta di saggi "Sistema periodico. Il secolo interminabile delle riviste" (Pendragon, 2018): Eleonora Fuochi, Francesco Bortolotto, Davide Antonio Paone e Federica Parodi. Sono inoltre intervenuti alcuni autori o curatori di collane di poesia degli editori Aragno, Crocetti, Donzelli, IkonaLíber, Tic, Arcipelago Itaca, Empiria.

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Storia

Questi alcuni dei nomi tra autori, critici e studiosi che hanno collaborato con noi fin dall'inizio.

Oggi il CentroScritture, costituito come realtà indipendente, si propone di proseguire il suo percorso articolando la sua offerta culturale nei tre canali della formazione, degli eventi culturali e delle pubblicazioni editoriali, seguendo il principio – fondamentale fin dall'inizio – di equilibrare al meglio l'attenzione scrupolosa all'evoluzione della ricerca poetica, in particolare italiana, nei suoi snodi essenziali e spesso di difficile lettura, tanto esistenziali e sociali quanto scientifici e tecnologici, con un rispetto assoluto per l'accessibilità a materiali testuali e motivi filosofici inconsueti e ardui, estremamente eterogenei e disorganici – com'è d'altra parte l'epoca storica in cui si collocano, la nostra – cercando sempre di garantirne la migliore ricezione possibile anche, o soprattutto, a chi non ne ha già familiarità.  

Formazione

Ancora nel pieno di un tempo segnato dal Covid-19 e dalle forti restrizioni imposte dalle misure per contenerlo, il CentroScritture ha ripreso le attività lanciando con successo tra maggio e giugno 2021 un corso breve (vedi programma), in sei lezioni online, per presentare e analizzare alcuni libri chiave della poesia italiana degli ultimi cinquant'anni, e un evento-seminario sul saggio Verso la poesia totale di Adriano Spatola, un testo capitale per l'estetica letteraria, pubblicato nel 1969 e ancora sottovalutato, che ha esplorato le possibilità espressive della scrittura poetica alla luce delle avanguardie artistiche contemporanee.

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Per le prime tre stagioni, dal 2021 al 2024, ha lanciato un vasto programma di 32 corsi online a partire da ottobre 2021 per offrire gli strumenti necessari a orientarsi nelle scritture poetiche contemporanee – dalla storia alla filosofia, dalla metrica all'analisi testuale, dalle monografie sui classici contemporanei agli incontri diretti con i maggiori poeti viventi all'esplorazione di ciò che si scrive fuori dall'Italia e dall'Occidente, un laboratorio di scrittura e una panoramica sull'editoria di poesia insieme a chi la poesia la pubblica e la promuove.

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I corsi delle prime tre stagioni sono tutti disponibili in videoregistrazione integrale per coloro che li hanno seguiti in classe virtuale e per chiunque voglia iscriversi in qualsiasi momento (vedi tutti i corsi).

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La quarta stagione, in partenza a ottobre 2024 per chiudersi a giugno 2025, prevede 10 nuovi corsi aperti a chiunque voglia partecipare alle classi virtuali, con il vantaggio di interagire direttamente con i docenti e gli altri discenti e giovare al meglio degli insegnamenti, contando sulla possibilità di fruire in ogni caso delle registrazioni, disponibili dal giorno seguente lo svolgimento delle lezioni.

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I corsi sono pensati per essere accessibili a tutti, tanto nel prezzo (arrivato, con il maggiore impegno possibile, a 4 euro l'ora di lezione) quanto nella modalità di erogazione didattica e tecnica (info sull'iscrizione).

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Le classi virtuali cercano di ricreare la dimensione tipica e necessaria dell'apprendimento in presenza, fatto di sguardi e confronti, interazioni e scambi, evitando la passività e la freddezza che spesso caratterizzano la didattica a distanza, pur conservando i vantaggi di un servizio svincolato dai limiti fisici e geografici che possono comprometterne la possibilità di fruizione anche a chi vorrebbe altrimenti avvalersene. 

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Per godere insieme dei benefici insostituibili di una classe reale, in cui ritrovarci faccia a faccia, riprendere i temi, gli autori e le opere affrontati nei corsi e condividere idee, opinioni e stimoli a compendio della formazione, il centro organizza incontri in spazi fisici, prevalentemente a Roma, di presentazione di libri e autori, o di confronto diretto su temi inerenti la poesia a cui sono invitati i soci e i partecipanti alle attività.

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Ai corsi si affiancano seminari rivolti ai soci nei quali si approfondiscono questioni emerse nei corsi, si incontrano autori e libri significativi dell'attuale panorama letterario e poetico e si accede a un contesto di persone, autori e lettori, accomunati dalla passione per la poesia.

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A partire dalla scorsa stagione è data la possibilità a chiunque di proporre seminari integrativi che saranno, a seguito di un'attenta valutazione, inseriti nella programmazione annuale e offerti alla partecipazione dei soci (proponi il tuo seminario).

I CORSI
Un percorso completo di orientamento alle scritture poetiche contemporanee

GLI EVENTI
Presentazioni online e offline di nuovi autori e opere

I SEMINARI
Integrazioni e approfondimenti per restare sempre aggiornati

Edizioni

LE EDIZIONI
Pubblicazioni di poesia inedita e saggistica critica

*con una collana dedicata alla pubblicazione dei soci

e dei partecipanti alle attività del Centro

A partire da gennaio 2023 il CentroScritture ha avviato una serie di pubblicazioni a marchio ECS Edizioni del CentroScritture pensate per integrare l'attività formativa e culturale selezionando e presentando opere inedite di scrittura poetica che si distinguono per la consapevolezza critica degli strumenti formali, simbolici ed espressivi, e del loro rapporto con il contesto esistenziale, sociale e culturale in cui si trovano storicamente inseriti, proponendosi di rappresentare momenti peculiari di riflessione sulla natura specifica e sullo stato generale dell'arte poetica.

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Accanto alle opere di poesia e scrittura artistica in senso stretto saranno pubblicati saggi e studi volti da un lato ad approfondire aspetti critici delle scritture poetiche, con l'intento di estenderne l'orizzonte interpretativo, e dall'altro a contribuire alla storicizzazione della poesia contemporanea per renderne accessibili a tutti i risultati più significativi, nonché più audaci, evidenziando gli elementi, le logiche e i motivi necessari a riportare la poesia nel discorso culturale pubblico.

Condivisione

Il CentroScritture, al di là della sua organizzazione interna, è aperto ai contributi dei partecipanti, che possono in ogni momento proporre idee e progetti, entrando attivamente in una struttura aperta con pieno spirito di condivisione.

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Direzione – Valerio Massaroni

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Coordinamento – Marco Giovenale

La poesia è sempre più di attualità perché rappresenta il massimo della speranza, dell'anelito dell'uomo verso il mondo superiore.

TI ASPETTIAMO!

 - ANDREA ZANZOTTO

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