Prossimi seminari
Per integrare, approfondire e restare sempre aggiornati
I seminari del CentroScritture sono lezioni affidate a critici, studiosi e cultori per ampliare l'offerta formativa affiancando alla programmazione ordinaria ulteriori occasioni di apprendimento, discussione e confronto su temi, autori, opere e tendenze della poesia contemporanea.
La proposta per un seminario avviene direttamente online alla pagina INSEGNA del sito, e la pubblicazione dei seminari in programmazione avverrà man mano che si valuteranno e selezioneranno le proposte.
I seminari si terranno in classi virtuali Zoom nel giorno e nell'ora prevista dalla programmazione.
La videoregistrazione integrale dei seminari resterà a disposizione dei partecipanti alla classe virtuale, e di chiunque vorrà seguirli iscrivendosi in ogni momento, nella sezione VIDEO del sito.
Mercoledì 10 dicembre '25
Mercoledì 17 dicembre '25
ore 18
L'opera come processo

DICEMBRE '25
Gli incontri si svolgeranno in una classe virtuale su Zoom, di cui verrà fornito via email il link per accedere prima di ogni incontro.
I due incontri saranno videoregistrati integralmente e messi a disposizione degli iscritti nella pagina VIDEO del sito nei giorni immediatamente successivi al loro svolgimento.
a cura di Sara Davidovics
Se osserviamo un fenomeno e l’ambiente che lo ha prodotto quale operazione stiamo conducendo? Cosa significa documentare? Cos’è uno strato, un oggetto discontinuo, un archivio? Cosa significa agire una pratica decostruttiva, immaginativa, cosa significa esibirne il processo? E cosa significa far tutto ciò nel contesto dell’arte, a cosa serve? Ipotizziamo un campo di possibilità estese, interagenti. Un’orizzontalità, senza bordi. Pensiamo a una cosa che assuma la forma del proprio mutare, e di cui ne posso registrare e descrivere le variazioni. Che tipo di azione sto compiendo e quale funzione assumo? Chi ne è il testimone?
Il seminario è pensato per indagare questi aspetti e interrogarsi su quelle pratiche dell’arte che a un certo punto hanno dato vita a oggetti discontinui, oggetti aperti mentre in campi vicini del sapere si teorizzava un “corpo senza organi”. Apriremo delle ipotesi di ragionamento, circa alcune modalità, nel momento di transizione dall’oggetto al comportamento. Discuteremo gli esordi di questo passaggio e le modifiche di un paradigma attraverso temi chiave quali corpo, ambiente, relazione, (dis)identità.
Tenteremo di ridefinire una geografia del senso, a partire dagli anni '60, per comprendere più a fondo quelle operazioni artistiche in cui si fa esercizio dello scarto, dell’indeterminazione e della processualità.
Nella seconda lezione è previsto un focus su artisti della più recente generazione del cosiddetto post-concettuale con documenti e opere inedite.
Sara Davidovics è poeta, artista visiva, storica dell’arte e curatrice.
Da diversi anni si occupa di intersemiosi tra parola e immagine, arte partecipata, installazione, performance. Sue opere sono presenti in archivi, fondazioni, collezioni private. Suoi testi, sia creativi che teorici, sono apparsi su riviste e antologie italiane e straniere. Ha all'attivo svariate collaborazioni nei contesti del digital media e della Net Art. Dal 2015 conduce un training di arte terapia (ArteCura). Dal 2022 gestisce Spazio MODULO studio e atelier indipendente. In poesia ha pubblicato: Corrente (2006); D’Acque (2007); Pendìci (2008); Corticale (2010); Oz, viaggio astratto su quattro punti cardinali e una Coda (2016); 06.010 (2024). La sua ultima mostra personale è Limen, 5 corpi in rotazione, a cura di C. B. Minciacchi, Galleria Gallerati, Roma.
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PRIMO INCONTRO.
Giovedì 10 dicembre 2025 / ore 18
SECONDO INCONTRO.
Giovedì 17 dicembre 2025 / ore 18
Una ricognizione dagli anni '60 a oggi

al costo di 10 euro