"... le composizioni di Riva scaturiscono e traggono linfa vitale da una sintesi di pensiero, di immagini, di scene rapide e dense, atte a dipingere con le parole e a cristallizzare dei particolari, a tratti insignificanti, nell’hic et nunc, nell’attimo presente. Tali scene contribuiscono a rendere la silloge un’opera aperta, una traccia che sta al lettore, con la sua inferenza, decodificare e completare, al fine di ricostruire il senso complessivo dell’opera. Gli 'origami di parole' di Riva rappresentano dei segni che interrogano altri segni, e che poggiano su una arguta (e ricercata) discrasia tra significante – il piano dell’espressione, connotato da una solo apparente leggerezza stilistica – e il significato – il piano del contenuto che, al contrario, rinvia a crude e sofferte immagini esistenziali. Un dissidio, questo, che è proprio della generazione poetica dei primi anni Duemila e che informa di sé non solo la poesia di Riva, ma anche l’ossimoro contenuto nel titolo, quale elemento paratestuale che introduce alla lettura, guidandola."
 
dalla nota introduttiva di Martina Pazzi
 
Edizione illustrata con 11 disegni di Philip Kylberg.
 
 
L'autrice
Riva è Valeria Tramontana. 
Nasce a Spoleto il 15 dicembre del 2000. Abita a Venezia, dove studia lingua e cultura giapponese presso l’Università Ca’ Foscari. Nel 2019 si classifica sul podio del concorso di scrittura Storie Sottobanco di Umbria Libri, per la sezione poesia. Nello stesso anno viene pubblicata nella rivista Settepagine di Sette Piani, con due dei suoi componimenti poetici.
 
 
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